SIGARETTA ELETTRONICA
FUMARE FA MALE !
Come si fa smettere di fumare ?
Dopo le innumerevoli proposte di corsi da seguire, libri, cerotti e quant’altro, attualmente è presente sul mercato la sigaretta elettronica. Nonostante l’intervento da parte dell'OMS, che raccomanda di vietare l'uso delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici chiusi a causa del rischio di fumo passivo "almeno finché non venga provato che i vapori emessi non siano pericolosi per le persone che stanno intorno", quest’ultimo ritrovato sembra essere in continua ascesa.
Causa dei forti cali di fatturato delle multinazionali del tabacco negli ultimi due anni, la sigaretta elettronica permette di avere denti puliti, nessun cattivo odore in casa e in auto, permette di respirare meglio e non russare la notte. Inoltre, aggiungendo i vari aromi, tra i quali menta e mentolo, si possono creare combinazioni personalizzate e davvero gradevoli.
Detto ciò, se non fumate nulla è meglio.
Questo articolo ha lo scopo di condividere con voi alcune modifiche apportate a sigarette elettroniche efficaci, ma commerciali, per trasformarle in apparecchi affidabili, duraturi e personalizzati.
Non mi dilungherò sul MONDO della sigaretta elettronica, passiamo dunque ai dati tecnici.
Un frequente problema delle sigarette elettroniche è la scarsa durata della batteria, con il rischio di rimanere senza la possibilità di svapare, oppure di non avere una reale potenza erogata sulla resistenza.
In entrambi i casi, il rimanere senza o avere una fumata poco soddisfacente, porta ad abbandonare il tutto per tornare alle cosiddette BIONDE.
Dopo aver raggiunto una buona performance tecnica con le itaste VV da 800 mA, ovviamente ne avevo un paio per assicurarne una sempre in carica, mi sono trovato al punto che per l'ennesima volta avevo speso i miei 30 + 30 euro circa e dopo 6 mesi le batterie avevano una resa del 60%.
Dunque si profilava la situazione di doverne acquistare altre due.
Come dicevo sono prodotti commerciali e quindi sigillati e con componenti non intercambiabili, quindi mi sono dovuto ingegnare.....
Ecco le fasi:
Questa immagine mostrata sopra è la sigaretta originale.
Buon prodotto, con regolazione in potenza (WATT) o tensione ( VOLT).
Il display indica anche il valore della resistenza montata, espressa in ohm, la carica residua della batteria e il numero di tiri effettuati dall'ultimo spegnimento.
Monta ovviamente una batteria da 800 mA che mediamente dura un paio di ore alla minima potenza.
La sigaretta è saldata per il lungo, inserita in una tubo quadrato e rivettata.
Anche se si tolgono i rivetti, non è possibile sfilarla da nessuna delle due parti, quindi iniziamo a sbucciarla come una banana .....
Come si vede in foto, non è sfilabile a causa dei bordi sia a sinistra che a destra.
Il cavo nero e bianco in alto sono l'alimentazione del circuito da collegare alla batteria.
Il cavo rosso posta il segnale positivo alla resistenza.
Il cavo grigio (GND) è la massa, anche nel circuito sotto.
Il cavo verde (SW) è lo switch (positivo) che manda l'impulso al circuito che attiva il bruciatore.
Il primo test consiste nel collegare un pulsante robusto ( quelli da campanello di casa ) e una batteria da 3000 mA al posto di quella da 800 mA.
Montato il tutto su un fantastico e professionale cucchiaio di legno da zuppa, fumo per qualche sera questo "Calumet della pace".
Il test conclusivo dimostra che è davvero piacevole; la "botta" arriva in gola e la durata è di oltre 12 ore.
Gli 11 watt si sentono e sono reali !
Con una resistenza da 0,8 - 1,1 ohm bastano 6 watt, con una resistenza da 1,8 - 2,2 ohm occorre la massima potenza.
E’ poi una questione di gusti.....
Ora la parte creativa progettuale:
Il prototipo è pronto !!!
Ora passiamo alle parte estrosa e personalizzata:
Ora le finiture:
Prototipo finito.
Buona svapata a tutti....